BACCHETTA CON CAPSULA
Le origini delle bacchette vanno ricercate nell’antica “scienza” della rabdomanzia. La rabdomanzia è una pratica che consiste nel localizzare oggetti nascosti sottoterra servendosi di una verga o di una bacchetta biforcuta.
La storia racconta che in Cina, l’imperatore Yu, ultimo della dinastia Hia, defunto nel 1767 a.C. era raffigurato con una lunga bacchetta da rabdomante. Il primo autore che si occupò dei rabdomanti fu Basilio Valentino (1400) nel suo “Testamentum”; nel 1600 l’abate De Vallemont nella sua opera “La Physique Occulte” difende l’opera dei rabdomanti.
Le bacchette radiestesiche sono uno degli strumenti più antichi e più utilizzati nella pratica della radioestesia, la tecnica specializzata nella percezione di vibrazioni sottili. Come i pendoli, questi strumenti aprono le porte ad una nuova dimensione della coscienza e permettono di prevedere la direzione degli eventi o la presenza di elementi nascosti a uno sguardo superficiale.
La radiestesia funziona mediante l’uso del pendolo, della bacchetta o del Biotensor e permette di determinare lo stato di salute di un essere umano, ma anche di sondare elementi naturali come l’acqua e i minerali, di essere quindi utile in vari campi, dall’agricoltura all’ecologia.
La speciale Bacchetta con Capsula permette di inserire all’ interno della camera il “testimone” oggetto della ricerca in modo che questi rimanga in diretto contatto con la bacchetta stessa in modo che si interfacci più efficacemente con le due energie.
La Bacchetta con Capsula è di grande aiuto per i professionisti e non solo. È uno strumento estremamente sensibile e di grande precisione, ed è stata creata interamente a mano.