Miracolo

Miracolo, medicina o cura ?

di Ruth West

Tratto dal Radionic Quarterly (Marzo ‘87), per gentile concessione della Radionic Association (Inghilterra)

Ultimamente abbiamo assistito a dei cambiamenti nell”approccio convenzionale con il paziente e la malattia, dovuto allo sviluppo della medicina omeopatica e di tutte quelle terapie cosiddette olistiche. Il concetto di base di tutte queste vie, alternative al conseguimento della salute, è che malessere e malattia non saranno mai comprese fino a che le si considera indipendentemente dalla persona, nella sua totalità. Bisogna tenere presente non solo i sintomi, la sindrome o la malattia, ma la persona che soffre, la sua posizione personale e sociale, il suo status biologico, psicologico e sociale.

Gli operatori radionici danno il benvenuto a questa visione, poichè la radionica enfatizza il fatto che le persone debbano essere trattate come individui se è la salute, e non la diminuzione dei sintomi, che viene cercata. Un operatore di radionica non assolve solo la funzione di premuroso ascoltatore, o consigliere, del paziente malato. Piuttosto sfrutta la conoscenza della sua condizione globale, a cui è arrivato con una approfondita ricerca, basata sulle sue conoscenze e la sua intuizione, per capire che tipo di trattamento richiede per la proprio guarigione.

Lo scopo di presentare questo articolo su alcuni casi di guarigione, avvenuti attraverso la terapia radionica, non è solo presentare degli esempi su quello che la radionica ha potuto fare per ristabilire la salute degli ammalati. Descrivendo alcune di queste condizioni, si spera che possa emergere una nuova comprensione, e venga chiarito il contributo che la radionica può dare alla attuale conoscenza della salute e della malattia.

I casi seguenti sono stati selezionati, poichè ognuna di queste condizioni era stata diagnosticata da medici, il paziente era in ospedale, e riceveva le cure appropriate mentre veniva trattato con la radionica, e la guarigione conseguita fu accolta con stupore dai medici curanti.

P. Johnson appartiene a quel gruppo di uomini d”affari che, arrivati ai cinquant”anni, si ritrovano generalmente nel reparto cure intensive del reparto cardiologico di un ospedale. Dopo tre giorni viene trasferito in un reparto normale, e la sera stessa si accorge che la sua caviglia sinistra era diventata rigida, e che i due alluci erano gonfi, rossi e dolenti. Una notte insonne non fu aiutata dal tè, offerto da una gentile infermiera, e da una dose di aspirina. Il giorno dopo il dolore era ancora più forte. Il dottore, nella visita mattutina, gli diagnosticò una classica gotta ereditaria, per cui l”aspirina non serviva assolutamente a niente. L”esame del sangue rivelò un alto livello di acido urico, e gli fu prescritta una medicina che avrebbe dovuto prendere tre volte al giorno, per il resto della vita. A questo punto il signor Johnson telefonò al suo operatore radionico, per sapere se avrebbe dovuto prendere quelle pillole. La risposta fu di soprassedere per il momento, per vedere se si poteva risolvere con la terapia radionica. Due giorni dopo il medico non poteva credere al nuovo esame del sangue,che dimostrava il calo, a livelli quasi normali, dell”acido urico. “Non credevamo che questa medicina avesse effetti così rapidi, non è mai successo niente di simile!”. Il signor Johnson, chiaramente, non gli disse che il flacone delle pillole era ancora ben sigillato nella tasca della sua giacca… Questo è successo circa due anni fa. Da allora il flacone è rimasto sempre chiuso. Il signor Johnson non ha subito alcun altro attacco di gotta, che il suo operatore radionico trovò non ereditario, bensì dovuto alla tensione ed alla preoccupazione che aveva provocato l”insorgere della sua malattia.

S. Clarke ha vent”anni, e da cinque soffre di mastite cronica. Lo scorso Agosto è andata dal suo medico per un check up, che ha messo in evidenza un nodulo che andava esaminato, a suo avviso, con più attenzione. Mandata in ospedale, le dissero che andava operata immediatamente, per vedere se il nodulo fosse maligno, nel qual caso avrebbero tolto la mammella. La donna era terrorizzata e, nel panico, telefonò al suo operatore radionico, per sapere se poteva darle un aiuto. L’operatore iniziò immediatamente il trattamento, e le chiese di rimandare il ricovero, per dare tempo al trattamento di avere effetto.

Due settimane più tardi ricevette una telefonata dall”ospedale, che le chiedeva di ricoverarsi immediatamente e, rassicurata dal suo operatore radionico, si ricoverò. Quel pomeriggio stesso venne visitata da due dottori, che non le trovarono assolutamente niente. Il chirurgo, il giorno seguente, dopo averla esaminata, a sua volta le disse che questi noduli a volte vanno e vengono.

Allora perchè questa fretta di operare? E perchè uno di questi dottori, a cui parlò della radionica, le disse di ringraziare il suo terapeuta?

J. Stewart si svegliò improvvisamente, una mattina, con bisogno frequente di urinare, e forti dolori nella zona dei reni. Recatosi immediatamente da un dottore, gli venne consigliato di fare i raggi per un sospetto calcolo al rene sx. La stessa sera era ricoverato, e dalle lastre era in effetti visibile un grosso calcolo. Dopo sei giorni di esami, la moglie decise di telefonare ad un operatore radionico, che aveva già avuto in cura il marito, per sapere se poteva aiutarlo. Cominciò subito il trattamento. Il medico che seguiva il signor Stewart decise, nel frattempo, di fare altri raggi, per vedere se fosse il caso di operare. Dai raggi non risultò però più niente: non c”era traccia del calcolo in nessuna delle numerose lastre sviluppate. “Non ho saputo capacitarmi di questo fino a quando non ho saputo che ero sotto trattamento radionico” disse il signor Stewart. E da allora non ha più sofferto alcuna condizione simile.

Una delle domande che le persone fanno frequentemente, quando sono introdotte alla radionica, è come possa, l’operatore radionico, sapere così tanto su di loro solo con una piccola ciocca di capelli e quelle poche informazioni che hanno fornito. Ovviamente, l”analisi che l’operatore compie del paziente riveste un” importanza fondamentale nel selezionare il trattamento che il paziente richiede. Questo trattamento può essere dato con i mezzi della radionica, o congiunto ad altri sistemi terapeutici, come l”osteopatia: dipende tutto da quello che l’operatore trova come ideale per il paziente.

Al paziente si dice che l”analisi viene compiuta attraverso l”esercizio dell”intuizione congiunta alla facoltà radiestesica, che fa parte delle percezioni extrasensoriali. Ma esattamente, cosa significa questo, nella procedura adottata dall’operatore?

La seguente descrizione del processo intuitivo è tratta dalla mia inevitabilmente limitata comprensione del soggetto. Tuttavia, spero che la mia opinione stimoli, più che allontanare, gli interessati a conoscere un po” più della radionica.

La prima cosa da fare, è determinare accuratamente quali domande porre, poichè la domanda non deve essere ambigua, altrimenti sarà ambigua anche la risposta. La seconda è “affilare” l”intelletto, che è la cosa più difficile, ma è l”unica possibile per permettere all” intuito di dare una risposta. E la risposta sarà al 100% corretta se l”intelletto opera come deve. E poi, quando hai ottenuto la risposta, devi permettere all”intelligenza, ancora una volta, di scoprire le ragione dietro ciò che hai scoperto. La mente deve essere chiara ma rilassata, passiva, perchè l”intuizione possa funzionare. Il pendolo è il mezzo più comunemente usato per ascoltare quello che l”intuito ha da dire. Certi movimenti indicano precise risposte. Ad esempio, si riesce benissimo a fare analisi facendo domande che richiedono solo una risposta si/no. Comunque, molti operatori usano altri segnali, che permettono all”intuizione di comunicare risposte come, forse, chiarisci la domanda, ecc. alla mente conscia.

Ogni operatore è provvisto di tabelle che comprendono l”anatomia, la fisiologia ed anche l”anatomia sottile dell”uomo, liste di condizioni patologiche, batteri, veleni, tossine, stati psicologici, e così via : in definitiva qualunque cosa concerni la salute delle persone. Queste liste sono conosciute come liste di rates, e sono usate insieme ad uno strumento radionico per raccogliere informazioni sul paziente, ed anche come base per quel processo di risoluzione del problema che è il marchio che distingue l”intuizione, dove si arriva alla risposte senza i necessari gradini utilizzati comunemente dalla mente razionale. Invece, l”intera struttura del paziente e la sua malattia, sono percepiti, ed il problema di come restaurare la sua salute è risolto, con una serie di salti fatti dalla mente razionale.

L”esempio seguente illuminerà quello che ho appena detto.

Un operatore fu chiamato per risolvere la strana situazione di un cane. Aveva dei noduli a ogni lato del collo, fino a dietro le orecchie. Un veterinario aveva dato delle medicine, gli aveva fatto cambiare la dieta, ma la situazione era rimasta immutata. Lo stesso padrone aveva cominciato a mostrare gli stessi sintomi, dei noduli sul collo, che sembravano seguire il percorso dei vasi linfatici. Il suo medico curante fu sorpreso che non avesse dei dolori. L”intuizione dell’operatore, di fronte ai due casi, fu che soffrivano ambedue della stessa malattia. Controllò la lista dei vari sistemi del corpo, ma non trovò un”implicazione del sistema linfatico, bensì della struttura cellulare. Controllando il foglio delle cause, scoprì che non c”era un”allergia, ma in ambedue i casi il fattore reattivo della pelle non era normale. Era questo che influenzava il loro sistema immunitario, ma per quale motivo? Sapendo che vivevano in campagna, chiese se la causa aveva a che fare con l”uso di fertilizzanti, o spray. Infine scoprì che i suoi pazienti erano influenzati negativamente da delle radiazioni che provenivano da un campo limitrofo. Fece dei trattamenti, ed ottenne la loro guarigione.

Al sesto mese di gravidanza, S. Gill venne consigliata dal suo operatore di non bere più latte di mucca, per proteggere la salute del bambino. Seguì questo consiglio, il bambino nacque in ottima salute, e tutto andava per il meglio. Dopo qualche mese, però, telefonò al suo operatore molto preoccupata, perchè il bambino si era coperto di eruzioni. L’operatore cercò la causa di questa situazione, e scoprì che la dieta era un fattore critico. Era perplesso, perchè il bambino era allattato al seno, e la signora sapeva che non doveva bere latte di mucca. Tuttavia decise di chiederle che cosa bevesse; la signora rispose che in effetti aveva ripreso a bere il latte da un pò di tempo. Trovata la causa, la situazione tornò normale dopo circa tre settimane di trattamento.

L”intuito non viene usato solo per raccogliere informazioni relative al corpo fisico del paziente, ma anche per vagliare la sua struttura energetica e psicologica.

Ma non sempre i casi si risolvono così rapidamente, come nei casi riportati.

Un mio amico mi ha detto: “Se qualche paziente non migliora, sospetto la mia diagnosi. So quando un caso è difficile, perchè la diagnosi risulta difficile. Questo mi capita anche se sto trattando con successo altri pazienti, simultaneamente. Ti trovi davanti ad un caso che non riesci ad aiutare. ”

A volte certi pazienti stimolano le risorse nascoste dell’operatore, e domande e risposte avvengono spontaneamente, come trasmesse medianicamente. “E” come se le domande e le risposte arrivino da dietro la mia testa”, è l”impressione frequentemente riportata da chi sperimenta questa particolare forma di coscienza.

Gli operatori radionici si descrivono frequentemente come canali di guarigione, e collegano le loro capacità di guaritori ai cambiamenti che si attuano in loro stessi:

“Sono semplicemente un canale. Più pulisco il canale e migliore è il mio lavoro”. Tuttavia, credo che sia necessaria una profonda e vasta conoscenza di tutto quello che riguarda i nostri vari corpi. Solo così posso essere un canale veramente pronto ed accurato nelle mie analisi e trattamenti. Ad esempio, Edgar Cayce non sapeva niente di guarigione, quando cominciò ad operare. Tuttavia il fatto che avesse tutte quelle conoscenze, quando era in trance, suggerisce che in un”altra vita doveva avere accumulato moltissimo sapere, a cui poteva attingere. Credo che molte persone che si dedicano alla guarigione, abbiano fatto i guaritori in altre vite, e possano attingere da questo antico bagaglio in questa vita. Tuttavia, ci sono oggi molte tecniche e progressi in campo medico che dobbiamo conoscere per ampliare le nostre capacità, ed essere dei bravi guaritori.

Sembrerebbe quindi che il lavoro che si deve fare, per permettere all”intuizione l”accesso a memorie ed altre informazioni tacitamente conservate, nonché per aumentare il proprio livello di consapevolezza nella comprensione dell”essere umano, è quasi di aiutare l”intuizione, come ispirata dal pensiero.

In alcuni casi di tale intuizione ispirata, anche il trattamento risulta molto semplice.

Ad esempio, una giovane madre era ansiosa di avere un secondo figlio, ma se per il primo non aveva avuto nessun problema, il secondo non si decideva ad arrivare. Ebbe infatti numerosi aborti, tutti verso il terzo mese. Il suo medico le diede delle pillole per controllare la tiroide, che era iperattiva, ed io la trattai radionicamente, con i fiori di Bach, l”omeopatia e quanto necessario. Infine mi disse che si sentiva benissimo, e che era incinta. Con mia grande sorpresa, tuttavia, mi telefonò tre mesi dopo, dicendomi che aveva abortito nuovamente. Per un momento rimasi turbata. Poi, intuitivamente, ricevetti la risposta: era la luna piena… Il mese seguente cominciai a trattarla tre giorni prima e tre giorni dopo la luna piena. Pochi mesi dopo mi comunicò che era di nuovo incinta. Si sentiva bene e felice, ed il bambino sarebbe nato a Natale. A Natale, infatti, ho ricevuto un bellissimo mazzo di fiori, con un biglietto su cui era scritto:” Da mamma, papà e baby!”.

STRUMENTI RADIONICI